Sono un motociclista da sempre, a 13/14 anni le prime imprese sui motorini e sui cinquantini, a 16 la prima moto e dai 18 un susseguirsi più o meno continuo di supermoto, l'importante è che non avessero meno di cento cavalli, che fossero leggere e sempre avvolte da quella che la madre di un mio amico chiamava 'careca'.
Incidenti, furti e disavventure varie non hanno mai indebolito una passione che pare sia come la malaria, una volta che la prendi, non ti molla più.
Poi quell'incidente e mentre voli 50 metri più in là, hai ,paradossalmente, tanto tempo per pensare a tutte quelle volte in cui benedetto dalla dea bendata hai preso tanti rischi con poche conseguenze; questa volta è diverso, dietro un tornante ti ritrovi difronte una macchina il cui conducente, per maleducazione-stupidità-arroganza- ha deciso di sorpassare dei ciclisti, proprio lì, in mezzo a quella curva che buon senso avrebbe voluto percorsa nella propria corsia fino al rettilineo che era lì davanti, a pochi metri in più...
L'urto è secco, netto, il dolore lancinante e mentre sei a terra soccorso dai tuoi compagni di viaggio tutte le tue forze sono tese a dimostrare loro e a te stesso che puoi rialzarti, che nonostante tutto non è successo nulla; e ti rialzi ma il dolore al ventre è troppo, ti gira la testa e ricadi chiedendo una sigaretta accesa.
Dopo un po' sei in ambulanza, un solerte soccorritore ti sta intubando ed un altro con delle cesoie sta tagliando la tua seconda pelle, la tuta da motociclista che tante volte ha accolto il tuo sudore, la tua adrenalina, tante volte ti ha protetto quando in pista bene o male sei volato da qualche parte, anche lì; razionalmente non ha senso ma visto da dentro quella tuta è come se ti scuoiassero, a te non resta altro che cambiare, da dentro.
Sul letto di ospedale le prime sorprese, quelli che già ti erano vicini lo sono ancor di più, colei che ti sembrava ormai di un altro pianeta, ritorna, per star con te tutta la vita, ma questa è un'altra storia.
Il senso del cambiamento si muove sempre sulle ruote, stavolta quattro non più due, andare in moto per strada è oggi, ormai una scommessa a perdere certo; allora a me che sono sempre stato incapace di avere belle mani, pulite e profumate, viene in mente di rivolgere le mie attenzioni ad un altro mezzo, meno estremo, più confortevole, ugualmente coinvolgente e motorizzato, una bella auto, non d'epoca ma senz'altro di futuro interesse storico, l'algoritmo da rispettare segue diversi criteri dati:
1. deve essere bella da guidare
2. deve essere bella da vedere
3. deve essere sicura e confortevole
4. deve essere affidabile anche dopo più di vent'anni
5. deve riportarmi alla memoria qualche cosa, qualunque
6. deve essere dignitosa ed a suo modo elegante
7. non deve costare uno sproposito
insomma quello che cerco è molto gusto a poco prezzo.
Provvidenziale il sito www.mobile.de, mezzo mondo naviga su youporn, io i miei sogni proibiti li faccio davanti a qualsiasi cosa vada a motore, senza esagerazioni ma con molta convinzione; ogni mattina dal 2010 in poi, è scandita dalla ricerca della vettura ideale, la lettura delle emails di lavoro è quotidianamente preceduta dalla sfogliata mattutina del motore di ricerca di questo sito dove un giorno finalmente trovo l'oggetto dei miei desideri, annata '89, 170 cavalli ed una linea che oggi è già instant classic, la prima station-wagon BMW.
Ironica la vita, sempre avute le AUDI, disdegnate le BMW perchè smaccatamente sportive, per il brivido tanto avevo le moto, avevo! Non le ho mai guidate le 'bavaresi', a metà strada (pensavo) tra una Ferrari ed una Rolls, non velocissime nè comodissime eppure se è vero che 'in medio stat virtus' quella terra di mezzo per me era proprio quella macchina capace di darti l'impressione di avere sostanza nel motore, gusto nella guida ed equilibrio nelle forme, come dire che la perfezione si trova per me tra la carne ed il pesce. Il prolema semmai era un altro, di touring come le volevo io, senza ruggine, accessoriate e con pochi km, non ce ne erano molte, quelle poche a costi improponibili o con motorizzazioni un po' troppo blande soprattutto perchè io volevo la versione a quattro ruote motrici che era giustamente disponibile solo con motore a benzina da 2500cc. Dalla Germania, solo bolidi con non meno di 150.000km (tutti da verificare...), molta ruggine e poca chiarezza finchè un giorno l'annuncio di un tale di Venezia propone una 325, con pochissimi km, in condizioni pari al nuovo.
